E’ appena uscito il mio nuovo libro: “Cavalieri del Mistero: Templari e Fedeli d’Amore in Toscana”, che si pone sulla scia de “Le Madonne del Parto, icone templari” e di “Beatrice e Monna Lisa”, entrambi del 2005.
In questo libro ho indagato il tema affascinante e controverso dei rapporti fra i cavalieri del Tempio ed i Fedeli d’Amore, i misteriosi compagni a cui Dante rivolge i versi de “La Vita Nova” .
Nel Palazzo Vecchio di Firenze si conserva un affresco nel quale la tradizione vuole raffigurata la cacciata del Duca di Atene, ma il dipinto contiene simboli misteriosi che sembrano piuttosto collegarlo alla soppressione dei Templari.
Il libro ripercorre la storia dei cavalieri rosso crociati e dei loro rapporti con il movimento dei Fedeli d’Amore, la misteriosa setta esoterica di poeti stilnovisti della quale avrebbe fatto parte Dante Alighieri.
Sfatando le invenzioni di cui Templari e Fedeli d’Amore sono stati fatti oggetto, il libro mette in luce una realtà più affascinante di un romanzo, svelando connessioni indiscutibili con cabala ebraica, eresia catara e sufismo islamico, espressioni della rinascita di un’antica tradizione gnostica.
I Fedeli d’Amore furono una confraternita sul modello di quelle dei sufi e dei cabalisti, il cui scopo era il perfezionamento dell’uomo e la sua ascesa nella scala della Sapienza fino al conseguimento della Visione e della capacità profetica. Attraverso una iniziazione per gradi, l’adepto otteneva la conoscenza di vere e proprie tecniche che consentissero la liberazione dello spirito dal corpo ed il suo viaggio per i giardini del Paradiso. Qui egli otteneva la conoscenza dei segreti della vita.
I Fedeli d’Amore si radicarono soprattutto in Toscana, sotto la protezione benevola dei cavalieri del Tempio, dei quali poterono godere i privilegi speciali, fra i quali innanzitutto quello di essere esenti dal potere inquisitorio dei vescovi.
Con la soppressione dei Templari, i Fedeli d’Amore si trovarono improvvisamente esposti ai pericoli dell’Inquisizione. Ma non per questo la loro tradizione scomparve: l’attività della confraternita continuò sotterranea, protetta da altri cavalieri e da alcune grandi famiglie fiorentine e pisane.
I simboli dell’affresco di Palazzo Vecchio sembrano contenere il passaggio in altre mani della loro tradizione segreta.
Buonasera sono alla ricerca di questo testo, I cavalieri del mistero, ma non riesco proprio a trovarlo. Potrei ricevere un aiuto?
In questo momento non saprei proprio come aiutarla, perché non ne ho più copie neppure io. Provare librerie antiquarie o in rete. Ha sentito l’editore? Era “Le Lettere” di Firenze. Il tema è stato comunque in parte ripreso nel successivo “Dante e i fedeli d’Amore”, edito da Pagliai di Firenze.
Grazie per il suo interesse.
Renzo Manetti
Buongiorno
Sto leggendo il suo interessantissimo libro “Dante e i fedeli dell’Amore”.
Secondo lei perché ci occultano tutto? Perché (quassi) tutti i vertici a livello mondiale sfociano nel pedosatanismo?
Mi potrebbe consigliare un altro (suo) libro che tratti della Cabbala’?
Grazie
Cordialmente.
Sandro
Non ho scritto libri che trattino solo di Cabbalà. Ma della Cabbalà parlo in diversi dei miei testi. Ad esempio “Desiderium Sapientiae. Simboli esoterici nella città antica” (Firenze, Giuntina, 1996), o “Beatrice e Monna Lisa” (Firenze, Polistampa, 2005) o “Il Velo della Gioconda. Leonardo segreto” (Firenze, Polistampa, 2009). Grazie per il suo apprezzamento.