Partecipando al rito della messa cattolica, ho ascoltato un sacerdote spiegare ai ragazzi del catechismo come la messa si componga di due parti: la liturgia della Parola e la liturgia Eucaristica.
In realtà siamo di fronte a due aspetti di una stessa manifestazione. Con la lettura la Parola si comunica a livello essoterico. Essa si manifesta alla riflessione ed alla meditazione della mente. E’ il primo gradino della Scala iniziatica di Giacobbe, salendo la quale ci riappropriamo passo passo della nostra natura angelica.
Nell’Eucaristia la Parola si comunica a livello esoterico come manifestazione arcana; misteriosa ma tangibile effusione di quell’energia possente e sapiente che dette origine alla vita e che ogni giorno la rigenera e continua a trasmutarla dalla dimensione dello spazio tempo a quella dell’eternità.
Questa manifestazione fu già prefigurata dal profeta Ezechiele quando gli fu richiesto di nutrirsi del Libro della Parola: “Figlio d’Uomo mangia ciò che ti trovi davanti, mangia questo libro, poi va’ parla alla casa di Israele…Nutrisci il tuo ventre e riempi le tue viscere con questo libro che ti porgo” (Ez.3,1-3). Visioni arcane, quelle di Ezechiele, sulle quali si incardina la mistica esoterica ebraica fin dalle epoche più antiche.
L’uomo che non sa andare al di là del livello essoterico riterrà l’Eucaristia poco più di un semplice simbolo.
L’uomo di fede accoglierà con cuore semplice e puro un dogma che non comprende.
Il saggio, amante della Sapienza, si inoltrerà con cuore grato e colmo di stupore nella crescente consapevolezza del Segreto dei Segreti.