Con questo libro torno sul tema che mi è caro dei Fedeli d’Amore, le donne che non sono femmine, misteriosi destinatari dei sensi segreti della Vita Nuova di Dante. Dagli affreschi del palazzo dei Giudici e dei Notai di Firenze emergono i volti di Dante e Boccaccio, all’interno di un ciclo pittorico denso di esoterica sacralità. Da quei volti, fra i più antichi che si conoscano, si dipana un filo sottile fatto di tanti e convergenti indizi che conducono a riconoscere l’esistenza di una vera e propria confraternita esoterica, quella dei Fedeli d’Amore. La vicenda di essa si snoda nel contesto della mistica profetica e sapienziale del Medio Evo, quella cristiana, quello islamica e quella ebraica, per giungere come un’anima nascosta fino ai nostri giorni.