Come nelle saghe di Tolkien, la lotta impari contro le armate del Male sembra inverarsi nelle colline aride dell’Irak e della Siria. A Kobane un manipolo di eroi contende metro dopo metro la città ad un preponderante esercito satanico, nell’indifferenza o nell’impotenza del mondo. Sono Curdi, un popolo senza terra che vuol costituirsi da secoli in nazione, avversato da tutti gli stati vicini. Cosi’ nessuno verrà in loro soccorso. I Turchi sono lì, armati, sul confine e guardano la mattanza. Non solo non intervengono a salvare gli eroi di Kobane,ma impediscono ai Curdi di oltre confine di correre in loro aiuto. A parole contrastano il Male, nei fatti lo assecondano come fin ora hanno sempre fatto. Così l’armata di satana avrà la sua vittoria e un passo dietro l’altro si scatenerà contro la Cristianità di Oriente e di Occidente. Al Male e’ stato concesso di uscire dall’inferno e devastare la terra, il settimo sigillo e’ stato aperto ed i sette angeli stanno suonando le sette trombe dell’amarezza e della devastazione: “Guai a voi terra e mare, perché il diavolo e’ precipitato sopra di voi pieno di grande furore, sapendo che gli resta poco tempo”(Ap.12, 12).
Si, il suo tempo e’ breve. Il ventunesimo capitolo sta per aprire le sue pagine luminose.