RenzoManetti

La Creazione

La creazione non è un avvenimento passato. Si tratta di un processo perenne, di un atto che, fuori del tempo e dello spazio quindi eterno, determina continuamente il tempo e lo spazio. La nostra vita può sapienzialmente divenire opera e partecipare all’atto eterno, perché il nostro spirito è parte attiva della sapienza di Dio. Il nostro spirito è eterno e la sua Opera non avviene, è al di là dello spazio tempo e lo circoscrive.


Dante era ben consapevole di questo mistero e tutta la sua opera ruota attorno ad esso. Beatrice è allegoria della Sapienza di Cristo ed ha una duplice valenza. E’ innanzitutto emanazione del suo Signore, di cui reca i simboli quando appare nella Commedia: assisa sul carro divino della visione di Ezechiele, trainato dal grifone (simbolo medievale di Cristo), circondata dalle virtù ed acclamata con le stesse parole che accolsero l’ingresso di Gesù a Gerusalemme. Ma è anche figura della parte intellettiva dell’anima umana, scintilla divina, partecipe della stessa natura di Dio.

Ogni anima umana, nel pensiero aristotelico e medievale, ha infatti una parte vegetale che presiede alle funzioni del corpo, una animale che presiede alle sensazioni ed una intellettiva che è parte di Dio. Le piante hanno solo la prima. Gli animali la prima e la seconda. Solo l’uomo le possiede tutte e, come scriveva Pico, partecipa dunque sia del mondo animale che di quello spirituale. Dunque a ciascuno spetta la scelta se vivere come animale o come angelo.

È l’anima intellettiva la nostra Beatrice, che ci guida a ricongiungerci con lo spirito eterno di cui siamo parte, come le onde del mare che, spinte dal vento, emergono dalla superficie con una loro individualità per poi reimmergersi nella vastità a cui appartengono. Siamo come onde, ciascuna con un proprio volto ed un frangente di schiuma candida.

L’onda che sceglie di depositarsi sulla riva della materia lì rimane per sempre e, con un’immagine tratta dalla mistica ebraica, evapora e deposita quel sale che l’animava e le dava vita. Quel sale, che nel mare era fonte di vita, diventa sulla terra fonte di sterilità. E’ questo il mistero del male che diventa tale solo quando, per scelta o ignavia, abbandona lo spirito della vita e sceglie la missione della morte.

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