RenzoManetti

Il bacio del diavolo

bataclan

Papa Francesco nel condannare  le stragi di Parigi le ha definite azioni non umane, follia terroristica. Perchè non ha il coraggio di definirle sataniche? L’Isis invoca il nome di Dio, ma il suo dio è Satana. Satana esiste e, come più volte è stato annunciato nelle apparizioni mariane, gli è stata data libertà di agire in questi anni, prima dell’avvento del Regno. Abbia la Chiesa il coraggio di dire che Satana c’è ed è stato liberato, che questa crisi, questo inverno della Ragione che avanza, è sua opera, la sua sfida a Cristo.

Il complesso metal che si esibiva al Bataclan aveva appena cominciato un brano dal titolo “Il bacio del diavolo”, quando gli uomini dell’Isis hanno cominciato ad ammazzare i ragazzi. Una coincidenza?

Nel continuum spirituale che ci avvolge non esistono le coincidenze, né la casualità, solo segni che permettono intuizioni di quella trama segreta dalla quale emerge la storia.

L’Isis è la mano di Satana.

Contro di loro imbracciamo il vessillo con la croce.

I servi inconsapevoli o consapevoli del male ignorano tuttavia che al loro trapasso non troveranno 72 vergini ad aspettarli, ma la tenebra agghiacciante ed il silenzio ossessionante di un’anima imprigionata per sempre in un corpo in disfacimento, privo di occhi, orecchi, olfatto e tatto. Avranno precluso l’ingresso nella dimensione spirituale, nei nuovi sensi angelici, dai quali il male si è autoescluso.

 

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