Il cervello umano funziona in base a stimoli elettrici, entrando dunque in connessione con un’energia che tutto pervade. Elettricità, elettromagnetismo, energia luminosa…sono tutte manifestazione di una medesima forza che crea la vita e continuamente la modifica e la rinnova. Non c’è manifestazione dall’infinitamente grande all’infinitamente piccolo che non scaturisca da questa energia. Einstein cercava la teoria che permettesse di riconoscere il funzionamento di questa unità, che la sua mente intuiva.
L’intelligenza è un miracolo o una manifestazione di questa energia? Gli animali sono intelligenti, forse anche le piante, l’uomo lo è in modo singolare e certamente superiore. Ma l’intelligenza umana, per quanto singolare, non è un miracolo: sarebbe presuntuoso affermarlo. Essa scaturisce ed è parte dell’energia che tutto muove. La presenza in noi dell’intelligenza è perciò la dimostrazione che anche nel macrocosmo esiste un’intelligenza analoga. Tutto il cosmo è manifestazione di un’energia intelligente. Il cosmo è cioè una Mente.
Fin dall’antichità l’uomo ha intuito la somiglianza della propria mente con questa Mente universale. Platone diceva che il mondo ha un’Anima. L’esoterismo persiano sostiene che il Mondo è un angelo. Siamo parte di un tutto che è intelligente, non un’energia amorfa, casuale, meccanica, ma una Mente al cui interno tutto si muove con coerenza e progetto. Come recita l’antico Libro della Sapienza: “Tutto hai disposto con misura, numero e peso“. Chiamiamo questa energia intelligente Dio, chiamiamola Grande Architetto dell’Universo, chiamiamola Essere Supremo, chiamiamola Legge Cosmica, non ha importanza. Ciò che conta è la consapevolezza di un’Intelligenza della quale l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo sono espressione, della quale l’intelligenza umana è somiglianza, posta al centro fra i due mondi, il Macrocosmo e il microcosmo.
Questa Mente ha con tutta probabilità emanato intelligenze simili a quella umana anche in altre parti del cosmo, come onde che si levano improvvise dalla superficie inquieta e mobile di un’energia perenne. Così anche nella sfera degli uomini ha emanato intelligenze a Lei più legate, che spesso abbiamo definito “profeti”. Ma fra tutte una è la più singolare ed a Lei più simile: il Figlio dell’Uomo.
La nostra mente ha la capacità di accrescere la propria energia, attingendo alla Madre che la nutre. Basta che sappia riconoscere da Chi viene il nutrimento e la vita e volgersi a Lei/Lui con Amore.
Perchè il ritmo dell’energia mentale universale è quella immensa forza attraente che chiamiamo Amore.
Recentemente la medicina occidentale sta studiando l’ANALOGIA tra cervello e intestino e le loro notevoli ed ancora ignote interconnessioni. Entrambi:
1. hanno FORMA simile “a visceri ritorti”
2. sono immersi in liquidi protettivi (liquor e liquido peritoneale) e avvolti in membrane (pia e dura madre e peritoneo addominale e viscerale)
3. sono le due strutture anatomiche più vascolarizzate
4. metabolizzano ciò che dal mondo esterno viene introdotto nel sinolo Corpo-Mente affinché ne ricavi energia-informazione
5. secernono ormoni e neurotrasmettitori che controllano e guidano l’unità Psico-Somatica
6. l’intestino è dotato di un Sistema Nervoso Intestinale, interconnesso in tempo reale con il Sistema Nervoso Centrale
Quindi l’uomo non ha solo due emisferi cerebrali, uno razionale e l’altro creativo, ma anche un “CERVELLO NELLA PANCIA” con cui intuire, sentire, patire… sono poi le viscere di misericordia che palpitano in noi e con cui sarebbe opportuno scegliere.
Questa speculare presenza nell’uomo del Sistema Nervoso nel cervello e nella pancia ha un legame simbolico con il LABIRINTO.
Per lo meno secondo il grande storico delle religioni Karoly Kerényj che innesta il simbolo universale del labirinto a due realtà: da un lato alle viscere e dall’altro agli inferi.
Il filo d’Arianna necessario per uscire sani e salvi dal labirinto è in noi stessi, è il lungo e tortuoso viluppo dei visceri, è lasciarsi guidare dalla pancia, l’istinto o sesto senso. Essa non coincide con l’incoscio freudiano, dato che quando seguiamo la sua voce non siamo nel regno dell’incoscienza, ma della consapevolezza. Piuttosto è simile al “thymos” di cui parlano i padri della chiesa, sede dell’ira o forza vitale che pulsa nella vita interiore dell’anima.
Commento di grande interesse. Non so sinceramente dove sia la sede del cd. sesto senso, ma certo è quella che chiamiamo intuizione che dobbiamo seguire ed imparare a coltivare. La ragione è ancella dell’intuizione.
Cervello e visceri: amore viscerale, odio viscerale…Il sentire popolare da sempre lega le emozioni ai visceri.Ma l’intuizione?